29’Giornata: Valdichienti- Atletico Azzurra Colli 0-1
Valdichienti Ponte: Rossi 6, Calcabrini 6 (21 st Tombolini 6), Pigini 6, Omiccioli 6.5, Sopranzetti 6, Di.Molfetta 5.5(21 st Mazzieri 5.5), Lattanzi Andrea 5.5(11 st Triana 5.5), Sfasciabasti 6 (41 st Lattanzi.Sebastiano sv), Zira 5.5, Trillini 6, Del Brutto 6. A disposizione: Cingolani, Morresi, Alessandrini, Tombolini, Hoxha, Del.Gobbo, Lattanzi.Sebastiano, Triana, Mazzieri. All: Ruben Dario Bolzan
Atletico Azzurra Colli: Castelletti 6, Paniconi 6, Vallorani 6.5, Aliffi 7.5, Filipponi 7, Albanesi 7( 35 st Cancrini), Petrucci 6.5(27 st Alfonsi 6.5), Fazzini 7, Ciabuschi 6, Gesue 7(33 st Alighieri ), Del.Marro 6. A disposizione: Tirelli, Cancrini, Acciarri, Zadro, Conte, Montanari, Alfonsi, Alighieri, Romanazzo. All: Domenico Stallone
Arbitro: Matteo Pigliacampo di Pesaro
Marcatori: Aliffi 37’pt
Spettatori: 150 circa
Note: ammoniti Trillini, Del Marro, Pigini, Alighieri
Elogio della Consapevolezza
Gianni Brera conferiva a Eupalla, dea immaginaria del calcio, la facoltà di decidere le sorti di una gara il cui delineamento non era ancora certo. Oggi l’Atletico Azzurra Colli non scomoda il pantheon e con il piglio della grande squadra affronta una gara difficile, ostica sin dalla accoglienza e fa i conti con se’ stessa in primis, assurgendo al ruolo di grande squadra. L’atteggiamento prevaricante ma mai spavaldo fa si che la compagine di Stallone abbia il pallino del gioco in maniera quasi fissa, lasciando alla compagine avversaria solo velleitari tentativi di rimessa. Al di là delle occasioni ( forse qualcuna di troppo non sfruttata a dovere ) la superiorità si è vista a centrocampo, con un Fazzini che da due anni a questa parte è elemento fondamentale ( a proposito, mi piacerebbe rigiocare il derby con lui a disposizione, ma onore all’Atletico Ascoli a priori ) e Gesue’che catalizza palloni come difficilmente si vede anche da parte di calciatori di categoria superiore. Aliffi risolve con una inzuccata una gara che – come se ne vedono tante – ha nella sua dinamica una compagine che macina gioco e non segna e tante volte spetta alla giornata del singolo ( ma magistrale al di là del goal la prestazione difensiva, sua e di Filipponi ) togliere le castagne dal fuoco. Fuoco di un campionato che lascia tutto ancora in bilico a novanta minuti dal termine con i nostri che con un punto vedrebbero la matematica e storica certezza di giocarsi i playoff di Eccellenza . I nostri che occupano in maniera eccellente tutte le zone del campo e che con un terreno favorevole e che garantisce i giusti rimbalzi praticano un calcio che esalta anche la tecnica. A contorno del gol infatti, le occasioni nitide capitano a Ciabuschi, Paniconi e Petrucci. Locali pericolosi solo con una iniziativa di Del Brutto. E poi l’aspetto psicologico ed emotivo. Stallone ha una squadra che gioca per lui, ha dei ragazzi e uno staff che danno tutto per la causa e il merito in gran parte è suo. Considerando ciò che ha creato in questa stagione, mi si conceda a titolo puramente personale che sarebbe molto bello vederlo anche il prossimo anno sulla nostra panchina. Ma il campionato sia chiaro non è finito e come nella giornata odierna tra due settimane ci sarà ancora un tutti contro tutti a decidere il titolo e la griglia playoff, ma oramai una cosa è cambiata : l’Atletico Azzurra Colli sa di essere una grande squadra. Ed ha acquisito tale consapevolezza appunto. Senza correre troppi rischi magari come nel secondo tempo per via di qualche sbavatura tutto diventa possibile. Mi tolgo un sassolino dalla scarpa, qualcuno ha obiettato che certi articoli siano troppo celebrativi o strutturati ad hoc. Ma a me basta un abbraccio del mister che manifesta un suo apprezzamento piuttosto che le risate popolari, perché comunque Stallone al di là di quanto fatto come allenatore era nella rosa dell’Ascoli in serie A, le cui partite coloro che praticano discussioni di calcio bar aspettavano con Paolo Valenti a Novantesimo minuto, mentre Stallone le giocava personalmente. Allora siccome sognare è lecito e l’amico con cui mi sono recato a Monte San Giusto mi ricordava che meglio vivere di ricordi che di rimpianti, questi playoff ce li vogliamo prendere intanto. E già di per sé è un buon motivo, per citare Paolo Conte, di mandare al cinema gli altri.