CENA DI NATALE PER RICOMPATTARE L’AMBIENTE
COLLI DEL TRONTO-Si è svolta ieri sera, nonostante la sconfitta e il pessimo momento di forma della squadra, la consueta cena di Natale con dirigenti, calciatori, sponsor e tifosi. Una cena se vogliamo in tono minore, ma che forse è stata davvero utile per ricompattare il gruppo e far sentire ai giocatori la vicinanza dell’ambiente e della società al gruppo e all’allenatore. E’ stata l’occasione poi per ribadire, sia da parte del ds Fioravanti che da parte del Presidente Matricardi, che l’Atletico Azzurra Colli, nell’anno della sua fondazione, chiuse il girone d’andata a 8 punti, con una salvezza che sembrava un miraggio e invece , grazie a un sontuoso girone di ritorno, fu conquistata a fine torneo. Il tutto per dire solamente che le difficoltà non spaventano l’ambiente, anzi fortificano la voglia di lottare della società, che forse, tolto appunto quel girone di andata di sette anni fa in cui era normale, vista la grande scala di cambiamenti, soffrire, si trova nel suo primo momento veramente difficile dal punto di vista dei risultati. E’ stato anche il capitano Crocetti a prendere il microfono e dire la sua :”E’ la cena di Natale più triste da quando sono qui e con tutta probabilità da quando gioco al calcio. L’unica cosa che posso promettere è il massimo impegno nell’anno nuovo, perchè noi non ci stiamo a retrocedere e anche nel primo tempo di ieri lo abbiamo dimostrato. Dovremo essere bravi, da martedi, a resettare tutto quanto è successo in questi ultimi mesi e iniziare un altro campionato.”
Nel frattempo, venerdi scorso ha chiuso i battenti il calciomercato. Una cessione illustre è stata quella, negli ultimi giorni, di Roberto Seproni, centrocampista classe 1993 che da tre anni e mezzo vestiva la maglia rossoazzurra. Seproni quest’anno è stato prima condizionato da un brutto infortunio patito quest’estate e poi poco utilizzato da mister Carbone. Con Pilone aveva disputato uno spezzone di gara invece, nella sconfitta col Porto Sant’Elpidio. La società lo ringrazia per l’esemplare atteggiamento umano dimostrato in questi anni e l’indubbio contributo tecnico portato alla causa, augurandogli le migliori fortune con la nuova casacca che indossa, ovvero quella del Villa Sant’Antonio.